15enne deceduto dopo il sushi, il ricordo domani a Capodimonte – Campania

15enne deceduto dopo il sushi, il ricordo domani a Capodimonte – Campania

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Appuntamento davanti ad albero piantato nel bosco in sua memoria


(ANSA) – NAPOLI, 01 DIC – Ha lasciato una traccia indelebile
nei cuori di amici e compagni del liceo Pansini di Napoli, Luca
Piscolo, il 15enne deceduto un anno fa dopo avere mangiato sushi
in un ristorante della città. Domani, in occasione del primo
anniversario della scomparsa, è stata organizzata un’iniziativa
nel bosco di Capodimonte, davanti all’albero, un leccio, che
venne piantato in sua memoria.
   
L’amore di chi lo ha conosciuto ha fatto sì anche che gli
venisse dedicato anche il premio, il “NarrAzione Luca Piscopo”
giunto alla quinta edizione.
   
Particolarmente toccanti sono le parole della lettera che alle
15 di domani, nel corso dell’incontro davanti al “suo” albero,
verrà letta da chi gli voleva e gli vuole sempre bene: “la
nostra classe senza di te è priva di un punto di riferimento, ed
è proprio questo che eri per noi, un’ancora a cui aggrapparci
nei momenti di smarrimento. Eri l’unico in grado di guidarci ed
indirizzarci verso ciò che era più giusto, dispensavi consigli a
chiunque ne avesse bisogno, donavi colore anche alle giornate
più buie e con il tuo sorriso e i tuoi allegri modi di fare
trasmettevi a tutti gioia e leggerezza”, “…tua assenza si fa
ancora sentire: in certi giorni più di altri ci sentiamo tristi
e scoraggiati…”, e ancora, “abbiamo deciso di avviare diversi
progetti in tua memoria; uno di questi è il Premio NarrAzione,
che da quest’anno ha preso il tuo nome… Una delle tue
ambizioni era quella di essere ricordato, ed è ciò che questo
tributo aspira a fare: ci auguriamo che questi giovani emergenti
nella scrittura e nel disegno realizzeranno i loro elaborati
conservando nella mente e nel cuore un piccolo spazio per la tua
memoria”.
   
Sul fronte delle indagini la Procura di Napoli ha già inviato un
avviso di conclusione al titolare del ristorante dove Luca
consumò il pasto insieme con alcune amiche che accusarono anche
loro i sintomi di una intossicazione, e al medico di base che lo
ebbe in cura. Nei confronti di entrambi gli inquirenti hanno
ipotizzato il reato di omicidio colposo. A seguire la famiglia
in questo doloroso iter giudiziario è l’avvocato Marianna
Borrelli. (ANSA).
   

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